Un Mondo di vittorie



Un .....Mondo di ........vittorie

E' notizia di pochi giorni fa l'esonero di Emiliano Mondonico da parte della dirigenza del Novara. Dopo essere stato chiamato, un pò a sorpresa, a sostituire Tesser, tempo trentacinque giorni ed è arrivato, anche questo a sorpresa, l'esonero.

Emiliano Mondonico era salito agli onori delle cronache per aver annunciato, dopo la salvezza ottenuta con l'Albinoleffe in B qualche mese fa, che la sua battaglia più dura non era ancora vinta. Quella lotta contro il male che lo stava divorando non era ancora finita. Ancora qualche mese e la favola sembrava questa volta a lieto fine. Quel male era finalmente sconfitto ed il ritorno sulla panchina del Novara certificava il ritorno alla normalità.

Nel mondo dello sport non è la prima volta che ci giunge notizia di atleti che incappano nelle disavventure della vita e che ne riescono ad uscire fuori. Ne vogliamo qui ricordare alcuni:

Tra i più recenti ricordiamo la storia di Eric Abidal, giocatore del Barcellona operato a marzo di tumore al fegato e tornato in campo, solo 47 giorni dopo, negli ultimi minuti della semifinale di Champions League. Tornando indietro nel tempo fu Mimmo Caso, allora allenatore della Lazio Primavera che stava portando al titolo italiano, a dover lasciare momentaneamente il proprio lavoro per lo stesso male. Stesso discorso per Picchio De Sisti, che vinse la sua battaglia negli anni ottanta quando era un giovanissimo tecnico emergente.

Non solo nell'ambito calcistico troviamo queste storie. Famosa quella di Lance Armstrong, che sconfisse un tumore al testicolo, prima di tornare a correre e vincere ben sette Tour de France consecutivi.

Nel tennis è accaduto a Martina Navratilova, a carriera conclusa si è accorta di avere un tumore al seno, sconfitto come le mille avversarie che ha incrociato nella sua gloriosa carriera. Avendo già chiuso la sua carriera di tennista, ha sfogato la sua gioia dedicandosi alla scalata del Kilimangiaro.

Uno dei più grandi di sempre del basket, Magic Johnson, annunciò in una conferenza stampa shock, di aver contratto il virus HIV che pian piano lo costrinse al ritiro. Ora Magic è un signore un pò ingrassato che con la sua fondazione raccoglie fondi per la lotta all'AIDS.

Altro sport, stesse storie, tumore al seno per Eleonora Lo Bianco, pallavolista della nazionale italiana che vince il male come fosse un set ed ora si stà preparando per partecipare alle olimpiadi di Londra che si terranno la prossima estate.

Un problema al cuore invece per Carlo Janka, sciatore che solo due settimane dopo essere stato operato per un'aritmia cardiaca va a vincere lo slalom di coppa del mondo disputato in Slovenia.

Sempre il cuore, tornando al calcio, fu la causa dello stop che i medici diedero a Nwankwo Kanu, dopo una visita di routine. Rischiava la vita ed avrebbe dovuto dare l'addio al calcio. Dopo l'operazione tornò all'attività agonistica ed ora come esulta dopo un gol segnato? Battendosi il petto, là dove c'è quel cuore che rischiava di tradirlo.

Nuoto, sport faticoso, ma ancora più fatica ha fatto Paolo Bossini per vincere il tumore al sistema linfatico che però non gli ha impedito di tornare in vasca e vincere l'oro agli europei di nuoto del 2004.

E che dire di Alex Zanardi? Gambe amputate dopo un terribile incidente, eppure lui è ancora lì, sempre al volante di un'auto, sempre col sorriso sulle labbra, a dichiarare di sentirsi un fortunato per essere sopravvissuto a quell'incidente ed a fare ancora oggi quello che più gli piace: guidare un'auto.

Nefrite. Questa invece la diagnosi che è stata fatta a Jonah Lomu, stella della Nuova Zelanda di rugby, giocatore simbolo di questo sport. Il rischio della sedie a rotelle, la dialisi, l'operazione al rene e quindi il ritorno in campo a distanza di dieci anni. Purtroppo una ricaduta ha colpito questo splendido giocatore pochi mesi fa ed ora si attende un altro rene. Lomu non ha ancora vinto la sua partita, ma non molla....

Tanti sport, tanti atleti e tante vittorie, non sul campo, ma nella vita. Gente abituata a lottare per mestiere si è trovata a lottare per la propria pelle per poter poi tornare a vivere un'esistenza normale.

Penso che Emiliano Mondonico in fondo sarà felice per questo esonero, pur giunto inaspettato, in quanto certifica il ritorno alla normalità. Questo esonero spazza via il dubbio che quell'incarico gli sia stato affidato per "pietà", per via della storia personale che stava vivendo. E chissà magari tra qualche tempo Mondonico riuscirà finalmente a scontare quella squalifica europea* che non ha mai potuto lasciarsi indietro.

Bentornato Mondo!

* nel 1992 Mondonico col suo Torino, disputò la finale di Coppa Uefa contro l'Ajax, che se l'aggiudicò. Mondonico, per protesta contro l'operato dell'arbitro, prese una sedia e l'agitò in aria. Per questo episodio fu squalificato per una giornata, squalifica che non ha mai scontato fino ad ora.



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